la paternità di questa ricetta è oggetto di contesa tra diverse regioni italiane, ma è profonda la radicazione nel territorio toscano, dove tra il XIX e il XX secolo, divenne simbolo delle tavole contadine, durante le festività. Il piatto, di cui ogni regione ha saputo esaltare il sapore, arricchendolo con ingredienti che riflettono la propria cultura e tradizione contadina, si presta quindi a numerose interpretazioni. La nostra versione propone: coscetta di pollo disossata cotta in sughetto di pomodorini e funghi champignon prataioli.

tradizione vuole che la braciola al ragù abbia origine dai Monzù, cuochi di grande prestigio nelle case della nobilità napoletana, che per assecondare il palato degli aristocratici, univano le ricette della cucina francese a quelle tradizionali di quella partenopea; così appunto il “ragôut” francese, che nasceva come stufato di carne senza pomodoro, fu trasformato nel tempo fino ad arrivare all’odierna versione, simbolo per la cultura partenopea , cotto a fiamma rigorosamente bassa fino a 12 ore, con pomodoro, cipolla, carne di manzo, braciole, salsicce e “tracchiulelle” (costine di maiale).

piatto tipico della cucina italiana tutta, dalle molteplici gustose interpretazioni regionali, ha le sue prime tracce risalenti al periodo medievale, quando la carne, cotta in umido per renderla più tenera e saporita, diveniva pasto sostanzioso e nutriente per le famiglie contadine delle zone rurali del paese.